martedì 4 ottobre 2016

ZABAIONE ALLA MALVASIA DI CANDIA





Lo scorso fine settimana ho partecipato ad una manifestazione molto interessante Il Giallo della Malvasia alla scoperta di  segreti e aromi custoditi tra il Po e l’Appennino, organizzato da Bloomet



Due giorni alla Corte Agricola La Faggiola  di Gariga/Podenzano (Piacenza) sulle orme della Malvasia di Candia Aromatica esplorando i prodotti del territorio svelati dalle sapienti mani degli artigiani del gusto.


Molte le iniziative: degustazioni guidate, laboratori creativi, esposizioni di aziende vitivinicole, produttori e trasformatori di latte e formaggi, conserve, miele, attrezzature per la vinificazione, design e accessori per la cucina e la degustazione, angolo libri del gusto con incontri con l’autore e sfide ai fornelli.



 




Alcune di noi food blogger piacentine del gruppo  #LeBortelline abbiamo realizzato degli show cooking a tema.

Io ho realizzato uno zabaione alla Malvasia accompagnato dalle ciambelline alla Malvasia della mia collega Daniela Sippi 

La ricetta è molto semplice, anche se richiede un po’ di attenzione durante l’esecuzione, ma questa salsa dolce e profumata, grazie all’utilizzo della Malvasia di Candia al 100%, rievoca alla mente i dolci preparati con amore dalle nonne, la bontà della tradizione.



Ingredienti:

1 tuorlo per persona
2 cucchiai rasi di zucchero semolato per ogni tuorlo
Mezzo guscio d’uovo di Malvasia per ogni tuorlo (io Malvasia di Candia – Cantine Civardi Roberto)



Mescolare in un pentolino con una frusta i tuorli con lo zucchero, poi montarli con una frusta elettrica fino a quando saranno bianchi e spumosi.

Mettere il pentolino sopra un bagnomaria stando attenti che l’acqua non tocchi il fondo del pentolino e che non bolli ma frema solamente.

A questo punto aggiungere, sempre montando con la frusta elettrica, la Malvasia a filo.
Montare fino a quando la crema non si sarà ispessita e sollevando la frusta formi un nastro continuo (la temperatura della crema avrà raggiunto circa i 75°).

Gustare lo zabaione caldo, tiepido o freddo accompagnato da una fetta di ciambella oppure da biscottini come le ciambelline alla Malvasia preparate da Daniela Sippi (vedi la ricetta sul suo blog Mani in pasta quanto basta).









 

 
 

Se volete vedere anche le altre ricette a base di Malvasia, preparate dalle food blogger piacentine durante la manifestazione Il Giallo Malvasia,  guardate i blog di  Katia Baldrighi - Pappa e Cicci e di  Elena Broglia - Zibaldone Culinario




 


Lo zabaione è una preparazione che vanta parecchi secoli di storia. Tuttavia vi sono fonti discordanti riguardo alle sue origini ed al suo nome. 

Grazie alla reperibilità degli ingredienti una bevanda simile allo zabaione sembra fosse già nota nel 1533, quando era servito in forma ghiacciata alla corte di Caterina de' Medici.

Un'altra di queste tradizioni racconta che sia stato "inventato" nel 1471 vicino a Reggio Emilia per una casualità. Si narra che il capitano di ventura Giovan Paolo Baglioni arrivò alle porte della città e si accampò. A corto di viveri mandò alcuni soldati a razziare i campi dei contadini della zona. Il raccolto però fruttò solamente uova, zucchero e qualche fiasco di vino.  In mancanza d'altro fece mescolare il tutto e lo diede ai soldati al posto della solita zuppa che sembra gradirono molto. Giovan Paolo Baglioni era popolarmente chiamato 'Zvàn Bajòun' e la crema ne prese il nome diventando prima 'Zambajoun', poi Zabajone e infine Zabaglione.

La versione più comune e diffusa prevede che lo zabaione sia stato inventato da un religioso, Fra’ Pasquale de Baylon (1540-1592), appartenente all’Ordine dei Francescani, il quale si trovava a Torino per svolgere un apostolato. Il religioso aveva scoperto la ricetta dello zabaione un pò per caso, ma poi era andato via via perfezionandolo, a tal punto che la ripeteva come una formula matematica: 1 + 2 + 2 + 1. La formula stava a significare 1 tuorlo + 2 cucchiaini di zucchero + 2 gusci di marsala + 1 guscio d’acqua calda e lo zabaione era fatto. E non solo: Frà Pasquale de Baylon,  usava consigliare alle sue penitenti di preparare uno zabaione ai figli e a loro stesse come crema corroborante ed energizzante, ma anche ai mariti che tornavano stanchi dal lavoro. Il risultato pare fosse sorprendente! Nel 1680  Fra Baylon fu santificato, finendo per essere chiamato San Bajon…cioè Zabaione e la sua crema miracolosa prese il suo nome.
Nella tradizione popolare napoletana inoltre il nome di Pasquale Baylon è spesso accostato all'universo femminile quale santo protettore; da qui l'invocazione: «San Pasquale Baylonne protettore delle donne, fammi trovare marito, bianco, rosso e colorito, come te, tale e quale, o glorioso san Pasquale!».

Una fonte certa sullo zabaione arriva da Mantova. La più antica ricetta conosciuta si deve a Bartolomeo Stefani (1662) cuoco di corte della famiglia Gonzaga. 

Qualunque sia l'origine dello zabaione la ricetta si è diffusa ovunque, (legata ai diversi vini aromatici e liquorosi tradizionali Malvasia, Moscato, Passito, Porto, Marsala, ecc), forse anche grazie alla maliziosa tradizione che lo presentava come un rinvigorente  d'amore.









4 commenti:

  1. Uno zabaione squisito (controllo qualità effettuato personalmente), un'amica deliziosa con la quale spero di avere altre occasioni di divertimento come questo showcooking, un quartetto di amiche allegre (anche un pochino matte....), bellissima esperienza da ricordare con piacere :)

    RispondiElimina
  2. Grazie Daniela è stato un piacere anche per me. Attendiamo la ricetta delle tue deliziose ciambelline alla Malvasia che hanno accompagnato lo zabaione.

    RispondiElimina
  3. sei stata grande! simpatica presentazione e zabaione da urlo, dosato e preparato con tutte le accortezze e i segreti del caso! é stato davvero interessante seguirti e ancora più bello è stato assaggiare...slurp!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Elena, sei gentilissima e ti ringrazio per le belle parole e per il sostegno. Alla prossima iniziativa.

      Elimina